Le SCIA, le CILA, le istanze e relative integrazioni devono essere inoltrate esclusivamente utilizzando la procedura informatica all’uopo predisposta (Portale Digitale SUAP); l’invio alternativo di pratiche allegate a messaggi di Posta Elettronica Certificata non è consentito, salvo autorizzazione preventiva da parte degli uffici per particolari circostanze.
Le SCIA, le CILA, le istanze e relative integrazioni che dovessero comunque giungere alla casella di Posta Elettronica Certificata del SUAP o del SUE saranno dunque rifiutate; la ricevuta generata automaticamente dal gestore della casella non produce alcun effetto amministrativo ai fini dello svolgimento dell’attività di impresa o edilizia.
Al fine di ottimizzare i processi di evasione delle istanze presentate al SUE o al SUAP digitale mediante procedura telematica, si riportano di seguito alcune raccomandazioni:
- Compilazione accurata e completa dei modelli richiesti (trattasi di dichiarazioni ed asseverazioni a valore legale, nonché procedura di autovalutazione della correttezza dell’intervento)
- Presentazione completa delle eventuali marche da bollo necessarie (una per la domanda ed una seconda per il rilascio) e della ricevuta di avvenuto versamento dei diritti; in questo modo è possibile azzerare i tempi di attesa per il rilascio dell’atto richiesto, viceversa la conclusione del procedimento viene ritardata per la loro richiesta
- Nel campo “indirizzo PEC” riportare esclusivamente un indirizzo di posta elettronica certificata al fine di consentire la rapida notificazione della corrispondenza; a tal proposito si raccomanda di mantenere libero il campo della casella PEC sui moduli se il richiedente non è in possesso di un indirizzo PEC e di non indicare assolutamente indirizzi email non certificati. E’ invece obbligatorio indicare l’indirizzo PEC relativo al professionista che presenta la pratica in qualità di procuratore speciale incaricato
- In caso di trasmissione di integrazioni di pratiche già presentate si raccomanda di operare correttamente dalla propria scrivania digitale dalla pratica oggetto di integrazione e non come fosse la presentazione di una nuova istanza, ciò al fine di scongiurare l’eventualità che le integrazioni non vengano collegate alla pratica di riferimento e rimangano, conseguentemente, inevase o trattate in ritardo:
al fine di creare un’integrazione ad una pratica presentata è necessario seguire i seguenti passaggi:
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- accedere alla propria scrivania alla sezione “Le mie pratiche > Presentate”
- cliccare sulla pratica che si vuole integrare per visualizzarne il dettaglio
- scorrere la pagina fino alla sezione “Gestione integrazioni” e cliccare sul pulsante “Nuova integrazione”
A seguito di tale azione verrà aperto in compilazione il relativo modello, precompilato con i dati letti dall’istanza principale. Da questo punto in avanti si procede con il completamento delle restanti parti allo stesso modo fatto per l’istanza principale.
L’istanza di integrazione oltre a consentire l’inserimento di nuovi allegati, permette anche la ricompilazione dei (soli) sottomodelli inseriti nell’istanza originale.
L’istanza di integrazione non richiede obbligatoria la compilazione della procura speciale.