Il territorio è l’ambito nel quale le risorse si ridistribuiscono in rapporto ai bisogni rilevati, è il campo nel quale si esprime la soggettività collettiva sotto forma di Rete Sociale, è la sede dei servizi istituzionali che ricerca e fornisce informazione, presa di coscienza, condivisione nell’assunzione di problemi.
I servizi ricoprono il fondamentale ruolo di soggetti “integratori” in quanto svolgono tra le altre la funzione di censimento delle risorse del territorio.
Lo strumento principale utilizzato dall’Educatore nell’ambito dell’educativa territoriale è il P.E.I., ovvero il Progetto Educativo Individualizzato per ciascun utente in carico al servizio. All’Educatore di territorio è affidato il compito di raggiungere obiettivi difficili quali l’autonomia e la risocializzazione attraverso la non settorialità dell’intervento e la presa in carico della totalità delle problematiche della persona, pur mantenendo lo specifico professionale.
La centralità del suo lavoro è costituita dalla “relazione” volta a costruire o ricostruire con l’utente e attorno allo stesso un tessuto di rapporti significativi. Tale relazione si sostanzia, spesso, in attività semplici quali gli atti della vita quotidiana; qualsiasi abilità o tecnica specifica deve essere intesa come strumento per “entrare in relazione” e quindi non è importante in se, ma nella misura in cui interessa l’utente.
L’educatore professionale è responsabile del P.E.I. in accordo con l’assistente sociale di riferimento, del minore in carico al servizio, che parte dalla comprensione dei bisogni personali e dall’esplorazione delle risorse del soggetto, e che è orientato a promuovere mutamenti evolutivi del minore e nel suo sistema famigliare. L’assistente sociale si prende carico dell’andamento dell’intero nucleo famigliare attraverso un’azione di monitoraggio sociale ed è l’operatore di riferimento per i famigliari del minore.