Gli interventi sono rivolti ai minori ed alle loro famiglie quando esistono significative condizioni di emarginazione sociale, di emergenze familiari, di importanti difficoltà relazionali, di handicap e laddove siano presenti fenomeni di devianza. In particolare:
- Situazioni di disagio/emarginazione sociale, in cui il livello culturale, le potenzialità educative delle famiglie e dell’ambiente parentale sono talmente carenti da produrre un elevato rischio di emarginazione.
- Emergenze familiari, a seguito di un evento traumatico nell’ambito familiare (morte, malattia, separazione), tale da produrre momentaneamente o nel tempo un’incapacità e/o impossibilità a fornire cure adeguate.
- Difficoltà relazionali: situazioni che non si trovano nell’area dell’handicap conclamato, ma che presentano problematiche di tipo psico-socio-culturale che limitano fortemente la relazione dell’utente con il contesto sociale.
- Handicap anche grave, in cui la complessità delle problematiche mette a rischio le relazioni educative interne alla famiglia, oppure configura un rischio di emarginazione sociale del minore, condizionandone pesantemente lo sviluppo.
- Interventi di supporto e/o sostegno alla genitorialità, che permettono il superamento di difficoltà, sostenendo il ruolo genitoriale nel loro ruolo educativo e nel soddisfacimento dei bisogni dei figli minori.
- Su segnalazione del Tribunale dei Minori, interventi di luogo neutro in cui l’incontro genitore-bambino avviene in presenza dell’educatore.
Di particolare importanza sono la fase di progettazione dell’intervento, studiato in base alla rilevazione dei bisogni, al confronto con la famiglia ed alla stretta collaborazione con i tecnici del servizio di Neuropsichiatria Infantile territoriale e gli operatori della scuola.
Si promuove dunque il benessere del minore nel proprio ambiente familiare e sociale, e il potenziamento delle aree d’autonomia. Gli educatori supportano i minori nel loro percorso scolastico e li accompagnano nel tempo libero; si offre un sostegno alla famiglia con gravi carenze educative o in momenti di particolare difficoltà.
L’intervento di educativa territoriale ha lo scopo di incidere sui fattori di rischio e sui danni relativi all’emarginazione, alle situazioni di disagio e di difficoltà relazionale di minori, adolescenti e delle rispettive famiglie, compresi i portatori di handicap. Questo intervento crea le condizioni per produrre cambiamenti utili ad un miglioramento dei rapporti interpersonali e ambientali, costituendo una sostanziale alternativa alle diverse forme di allontanamento dal nucleo familiare.
Ha caratteristiche di ampia flessibilità per la possibilità di spostamento degli operatori sul territorio. Il suo scopo è far leva sul riconoscimento delle potenzialità dei minori e dei diversi sistemi, agenzie che interagiscono fra loro nell’iter evolutivo, famiglia-scuola-gruppo dei pari, mirando a restituire a ciascuno le proprie competenze per la risoluzione dei problemi.